Bong

Bong: cos'è, da cosa è costituito e come funziona una sessione di fumo con questo oggetto

Cos’è un bong? Si tratta di un accessorio molto famoso utilizzato dai consumatori di marijuana e spesso realizzato in diverse forme, materiali, colori e grandezze.

L'invenzione di questo noto oggetto risale a circa 2.500 anni fa e ancora oggi sono il Sud Est Asiatico e l’Africa a contendersi l’origine del nome e la sua creazione.

Nel corso del tempo, in Indonesia e in Egitto sono stati anche ritrovati esemplari molto preziosi fabbricati in oro massiccio, ceramica o avorio.

Nel caso di questi reperti si tratta di primordiali pipe ad acqua, ribattezzate in un primo momento “baung che in lingua thai indica proprio un tubo di bambù che si diffusero un po’ in tutte le zone del mondo conquistando in poco tempo un enorme successo venendo utilizzati in vari modi, tutti atti a favorire l’inalazione di diverse sostanze ricreative e curative.

Dopo essersi diffuso per molto tempo, il bong a un certo punto subisce una battuta d'arresto legata all'onda proibizionista che negli ultimi duecento anni ha invaso l’Europa e non solo, diventando così un oggetto di nicchia utilizzato molto meno.

Nonostante ciò, la sua produzione non è mai cessata e oggi, con la diffusione della marijuana legale, vive una nuova era, insieme a tanti altri accessori.

Cos’è un bong: com’è fatto

Dopo aver acquistato un bong la domanda che sorge spontanea, soprattutto in chi si avvicina per la prima volta a questo tipo di oggetto è legata alla sua formazione.

Di fatto la struttura dell'oggetto è quella di una semplice pipa alimentata ad acqua e questo rende il suo utilizzo non molto intuitivo per gli abituali fumatori, che tendono a consumare il prodotto fumandolo.

Ecco allora da quali elementi è composto e quale utilizzo ha ognuna di queste parti:

  • Bocchino: è la parte dove va posizionata la bocca del consumatore. Per cominciare a usare lo strumento nella sessione di fumo bisognerà aspirare l'aria attraverso questo buco.
  • Camera: si tratta della zona dove è contenuto il fumo. Nel momento in cui si accumulerà fumo a sufficienza, si potrà aspirare. L'altezza e la larghezza della camera possono variare da bong a bong e tutto ciò ovviamente cambia il volume dell'oggetto.
  • Frizione o carburatore: si tratta di un piccolo foro, non sempre presente, nella parete della camera del bong. Quando il fumo viene inalato attraverso il bocchino e il carburatore è aperto, l’aria che entrerà spingerà il fumo che si trova nella camera verso l'esterno, ovvero verso il bocchino. Questo foro extra, solitamente non è presente nei bong con il contenitore removibile, visto che rimuovendo quest'ultimo si permette anche all'aria di entrare.
  • Ampolla o contenitore: è una zona in cui viene contenuta l'acqua. Solitamente più larga della semplice "camera" consente al bong di stare in piedi da solo senza cadere.
  • Canula: questo elemento anche detto cannetta o pipetta è posto nella base e sporge al di fuori della camera ad un livello più alto di quello dell'acqua. In esso si trova il contenitore della sostanza da fumare e con il suo corretto utilizzo si permette al fumo di passare attraverso l'acqua quando il bong viene usato.
  • Braciere: solitamente questo elemento costitutivo del bong è un tappo removibile o un cono contenitore, nel quale va sistemata la sostanza da fumare che poi va accesa. In alcuni casi il contenitore non è removibile, ed è quindi tutt'uno con la canula, in questi casi obbligatoriamente si troverà la frizione. Il materiale con cui è prodotto il braciere può essere il metallo, il vetro, la ceramica o il legno.

Esistono poi degli elementi extra che non sono quindi indispensabili per fumare attraverso il bong ma che allo stesso tempo possono favorire un’ottima sessione di fumo al consumatore.

È il caso di:

  • Diffusore: un tubicino posto nella maggior parte dei casi sotto il gambo del bong che termina con un coperchio forato. Questo oggetto aggiuntivo ha lo scopo di rendere migliore la filtrazione creando una maggior quantità di bollicine addirittura più piccole del normale favorendo così una miglior fumata.
  • Contenitore per il ghiaccio: questo oggetto non sempre è presente nel bong ed è una sorta di ingobbatura nella camera che serve a mettervi del ghiaccio al suo interno. Facendo questa operazione il ghiaccio raffredderà il fumo nel momento dell'aspirazione, diminuendo l'effetto di bruciore che si avverte nella gola.
  • Precamera o portacenere: è una piccola camera usata al posto del contenitore. Questo elemento usa dell'acqua per filtrare il fumo e al tempo stesso cattura la cenere prima che possa entrare nel tubo del bong.

Come funziona

Ora che si conoscono tutti gli elementi che costituiscono il bong sarà più facile capire il corretto funzionamento dell’oggetto.

Per iniziare a fumare infatti basterà riempire la base del bong con dell’acqua fino a lasciare un paio di centimetri di spazio tra ampolla e stelo, grazie a questo passaggio il fumo verrà raffreddato al meglio consentendo anche di gestire in modo più agevole il bong stesso.

Dopo il primo passo, servirà riporre nel braciere la cannabis tritata in modo molto fine, facendo attenzione a non compattarla troppo, così da permettere all’aria di passare e sprigionare a pieno gli aromi incredibili del prodotto.

Terminata la preparazione, si dovrà posizionare la bocca all’estremità del tubo, accendere l’erba con un fiammifero o un accendino e godersi la sessione di fumo.

Inspirando normalmente attraverso il bong si alimenterà la combustione, mantenendo viva la fiamma per tutto il tempo necessario.

Come pulire il bong

Importante, per non rovinare l’oggetto e il sapore del fumo è fare attenzione alla pulizia del bong. Ma non solo, perché un bong sporco può anche essere dannoso per la salute. 

La procedura della pulizia dell'oggetto è semplice e non richiede molto tempo.

Per prima cosa è sempre importante buttare via l’acqua usata per riempire il bong dopo ogni sessione, proprio per evitare che milioni di batteri prolifichino al suo interno.

Successivamente, bisognerà lavare il bong con acqua calda e bicarbonato e strofinarlo con un tovagliolo di carta, facendo sempre attenzione alla delicatezza dell’oggetto ed infine lasciarlo asciugare all'aria.

Consiglio extra: nel caso in cui ci si trovi davanti alla presenza di resina ostinata che in alcuni punti risulta difficoltosa da mandare via vi consiglio di utilizzare delle salviette imbevute di alcool etilico così da risolvere il problema.

Seguendo questi semplici passaggi potrete, ogni volta che volete, ottenere un fumo gustoso grazie al vostro bong.

 

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